Chi può fare il Volontario
Tutti i cittadini maggiorenni possono essere d’aiuto, purchè formati all’intervento in emergenza, cioè preparati ad affrontare i rischi a cui saranno esposti e formati per operare professionalmente ed in sicurezza. Volontari di protezione civile non ci si può e non ci si deve improvvisare, ciò potrebbe non solo rappresentare un rischio per la propria incolumità, ma anche un ostacolo ai soccorsi. Può capitare che, spinti dal nobile istinto di darsi da fare in una emergenza, ci si improvvisi volontari ritrovandosi invece ad essere soccorsi, vittime di incauti comportamenti. Ciò non serve a nessuno e può solo aggiungere problemi a quelli che già si presentano in una situazione drammatica e grave come una calamità. Dunque, volontari di protezione civile si diventa solo attraverso una adeguata formazione, acquisendo le opportune conoscenze dei rischi, dei comportamenti da tenere e delle tecniche di soccorso.
Requisiti richiesti
- Maggiore età.
- Non avere procedimenti penali in corso nè condanne.
- Godere di buona salute.
- Predisposizione al lavoro di gruppo.
- Buona predisposizione ai contatti umani.
- E’ preferibile ma non necessaria una buona conoscenza delle radiocomunicazioni o dell’elettrotecnica applicata al settore radio.
- Spirito di adattamento.
- Autocontrollo in situazioni di normalità e in situazioni di emergenza.
- Capacità di sostenere elevati ritmi di operatività mantenendo un adeguato equilibrio emotivo.
- Disponibilità a partecipare ad un minimo di attività associative.
Le Tutele del Volontario
La legislazione Italiana riconosce il valore ed il ruolo del volontariato, come espressione di solidarietà, partecipazione e pluralismo, incoraggiandone e sostenendone la diffusione e l’organizzazione. La legge istitutiva del Servizio Nazionale della Protezione Civile, infatti, assegna al volontariato il ruolo di “struttura operativa nazionale”, al pari delle forze istituzionali quali i Vigili del Fuoco, le Forze Armate e di Polizia, ecc. Ciò comporta anche la determinazione di alcune norme a tutela del volontario e delle associazioni registrate:
Assenze dal lavoro
Oggi ogni volontario è finalmente in grado di poter prestare la sua opera senza alcun timore di ripercussioni sul posto di lavoro. Il DPR 194/01 infatti stabilisce alcune importanti forme di tutela del volontario che si assenta dal posto di lavoro, tra cui il mantenimento della normale retribuzione e la possibilità di assentarsi per un periodo non superiore a 30 giorni continuativi e fino a 90 giorni all’anno.
Assicurazione
E’ prevista una copertura assicurativa secondo le modalità della legge 266 sul volontariato e successivi decreti ministeriali.
Iscrizione
Se avete letto per bene tutto quello che è riportato sopra, e se vi siete incuriositi e volete provare ad iscrivervi, o necessitate di ulteriori informazioni, contattate la nostra Segreteria e fissate un incontro con un nostro responsabile presso la nostra sede, al fine di sostenere un primo breve ed informale colloquio. In quella sede potrete presentare una richiesta di iscrizione che verrà successivamente valutata dal Consiglio Direttivo.
Dopo il colloquio l’aspirante volontario dovrà:
- Presentare una fotografia formato tessera, un documento di identità valido ed il codice fiscale;
- Presentare un’autocertificazione di non aver subito condanne penali e di non aver procedimenti penali in corso. (la dichiarazione può essere soggetta a verifica presso il Casellario Giudiziario nei termini previsti dalla legge);
- Presentare un’autocertificazione che attesti la “sana e robusta costituzione fisica”, in attesa che la nuova normativa sulla sicurezza, che richiede visita medica per attestare l’idoneità psicofisica, entri in vigore
- Impegnarsi a frequentare dei periodici corsi teorico-pratici che si svolgeranno presso la sede;
- Impegnarsi a partecipare attivamente alle attività associative.
Al termine di questo periodo di prova l’aspirante volontario viene valutato operativamente e dopo aver svolto un ultimo colloquio per ascoltare le sue prime impressioni sull’attività svolta viene inquadrato in maniera definitiva nell’organizzazione con un ruolo a lui consono.